MASTERPLAN DEL CENTRO STORICO DI VICENZA
08/11/2012
Settori di riferimento: Urbanistica
Provvedimenti
Decisione di Giunta comunale n. 444 del 3.10.2012
Decisione di Giunta comunale n. 135 del 3.04.2013
Il Centro Storico di Vicenza è tuttora disciplinato dal Piano Particolareggiato del Centro Storico (cd. Piano Coppa), strumento che inizia il suo iter formativo nel lontano 1963 e definitivamente approvato nel 1979.
A più di trent'anni dalla sua adozione ci troviamo di fronte ad un quadro contraddittorio.
Alcuni obiettivi sono stati raggiunti, in altri casi si è verificata la non attuabilità di interventi previsti che andavano a mutare sostanzialmente il tessuto esistente; la localizzazione di importanti attività è avvenuta altrove rispetto a quanto previsto dal Piano Coppa.
Inoltre, cosa inevitabile su un arco di tempo di oltre trent'anni, si sono verificate profonde trasformazioni della nostra società, sono avvenuti fenomeni del tutto imprevedibili a quei tempi, sia a livello economico che territoriale.
Da qui la necessità di dotare la Città di uno strumento, innovativo che delinei le strategie per il futuro Piano del Centro Storico. A seguito della decisione di Giunta n. 444 del 3 ottobre 2012, è stato avviato e concluso il percorso di redazione del Masterplan del Centro Storico di Vicenza.
Il documento realizzato esprime e manifesta un'idea condivisibile di città, gettando le basi per la redazione dello strumento urbanistico vero e proprio.
Il Masterplan, a partire dalle linee guida della pianificazione vigente, raccoglie la sfida della qualità e propone il "racconto" del futuro possibile che s'intende costruire, costituendo il punto di partenza alla luce delle strategie già delineate dal Piano di Assetto del Territorio per il futuro Piano del Centro Storico.
La metodologia con cui è stata affrontata la definizione del Masterplan per il Centro Storico si rifà proprio alla vecchia/nuova idea della città come luogo di condivisione e di relazione: un luogo che evita le definizioni troppo rigide perché si presenta come sovrapposizione di livelli narrativi e funzionali differenti. Attraverso analisi e prefigurazioni sono state cercate, anche con il contributo degli operatori locali e i portatori di interessi, le condizioni per privilegiare la fattibilità e la concretezza delle soluzioni, nonché la realizzabilità per parti funzionali implementabili nel tempo, che consentano di innescare i processi di riqualificazione con carattere operativo.
Si è cercato di riflettere sugli interventi che, per condizioni favorevoli, potranno rappresentare l'avvio del processo di rinnovo individuando le condizioni necessarie e indispensabili per una corretta attuazione delle strategie per un ambito così complesso e delicato.
Per raggiungere questo obiettivo, è stato ritenuto importante avviare un fase di ascolto, attraverso dei seminari di approfondimento coordinati da INU Veneto, che ha messo a confronto esperienze analoghe a quella di Vicenza per valutarne la metodologia e l'efficacia. E' stato istituito un tavolo tecnico che ha partecipato ad alcuni incontri di discussione ed è stato un invitato permanente ai seminari di approfondimento organizzati.
Il Mastreplan si configura, così come proposto come uno strumento strategico, innovativo che individua e disegna le opportunità, utilizza processi di studio e strumenti di comunicazione diversi da quelli dei piani urbanistici tradizionali per contribuire e arricchire i punti di vista della pianificazione urbanistica e comunicare le scelte, le opzioni a tutti i cittadini anche quelli meno abituati alla lettura dei piani.
Oggi il Centro Storico ha relazioni non completamente strutturate con il resto della città è un sistema urbano tendenzialmente autoreferenziale, racchiuso all'interno delle mura cittadine, che vive un difficile e conflittuale rapporto con tutto ciò che sta "fuori".
Proprio per superare e rompere questa "frattura", il primo passo nel documento è stato quello di non parlare di Centro Storico ma di Città Storica, intendendo l'insieme integrato costituito dalla città storica centrale interna alle mura, e le parti urbane dell'espansione otto-novecentesca consolidata sia interna che esterna alle mura e chiaramente riconoscibile. La Città Storica deve rappresentare la polarità d'eccellenza del territorio, in grado di elevare la qualità della vita di chi vi risiede, di chi vi lavora e di chi la frequenta e ne fruisce quotidianamente, attraverso la promozione e lo sviluppo di vocazioni e potenzialità che da sempre la qualificano, e non solo simbolicamente come il sistema urbano di rappresentanza per la città e per il territorio più ampio che rappresenta.
Gli obiettivi delineati in questo documento sono rappresentati da:
- "La sfida della qualità". La Città Storica come appare deve assicurare ai suoi cittadini un elevato livello d'accesso al sistema di funzioni e servizi (il lavorare, l'abitare, lo studiare), di "luoghi" fisici (la piazza, i portici, la strada) e di "luoghi" metafisici (la socializzazione, la comunicazione, la cultura, l'esperienza, la scoperta) che la compongono. Si riconosce dunque alla Città Storica il ruolo di "cuore della città": luogo del vivere per eccellenza, perno e fuoco della comunità locale dove si innescano i temi: della memoria, della rappresentatività civica, della cultura (musei, biblioteche, teatri...), della direzionalità pubblica e privata, del commercio, dell'attività mista e dei mestieri, dell'abitare.
Con il Piano degli Interventi si è cercato di sciogliere alcuni primi nodi e problemi rappresentati dal vigente PPCS.
Uno dei temi più urgenti è quello delle specifiche destinazioni per gli spazi riservati alle opere e agli impianti di interesse pubblico e per quelli indicati come attrezzature a disposizione. E' stata formulata una normativa più in linea con le esigenze attuali che faciliterà il rilancio del Centro Storico nel perseguimento dell'obiettivo di fare di Vicenza una città di cultura e contemporaneamente dell'architettura mondiale, valorizzandone le vocazioni economiche di eccellenza.
- "Il centro storico al centro". Oggi la Città Storica si posiziona geograficamente e funzionalmente come un'importante nodo di scambio con funzioni proprie. Questo posizionamento non rappresenta un dato acquisito, ma un progetto da perseguire costantemente, il Masterplan intende far propria questa componente della Vision agendo sul rafforzamento delle funzioni culturali e delle strutture della rete di funzionamento e accesso.
Va perseguito l'obiettivo di fare di Vicenza meta del turismo d'arte e della cultura contemporanea, a fare da volano insostituibile di questo programma sarà la Basilica Palladiana, il cui restauro è ormai stato concluso. Questo preziosissimo contenitore culturale con Piazza dei Signori, può rappresentare lo spazio nel quale si mette a sistema il patrimonio di architetture tutelate dall'Unesco che oggi non possiede né un'immagine unitaria né un vettore di mobilità a servizio dei turisti.
Il lancio della Basilica Palladiana nel panorama dell'industria culturale nazionale e internazionale, con questo nuovo ruolo di polo attrattore, sarà strettamente correlato ad una trasformazione dell'intera insula che comprende le piazze e gli edifici che la costituiscono.
- "La città sociale". Occorre rigenerare la città, attivando processi d'inclusione urbana e implementando (puntualmente e diffusamente) i processi socio-culturali di formazione identitaria. L'urbanistica in questa direzione deve lavorare sugli spazi pubblici, di relazione, sui vuoti urbani, sui simboli della centralità, sulle icone dell'identità locale.
- "Costruire delle opportunità". Bisogna puntare a una Città Storica più "attraente", sia per i city-users (residenti, lavoratori, fruitori locali, turisti ecc..), sia per tutte le fasce sociali (giovani, anziani, famiglie, immigrati, portatori di handicap,...), sia per i potenziali investitori. Fornire precise risposte alle esigenze espresse dai cittadini in termini di migliore vivibilità e funzionalità, efficace tutela dell'ambiente costruito e naturale, rispetto di regole condivise, maggiore offerta di servizi e promozione del sistema culturale. Puntare sulla qualità dell'ambiente, sulle strutture ricettive, le attrezzature culturali e di svago, i servizi alla persona, per il business, lo shopping, all'interno di un sistema di trasporti collettivi, aree pedonali, percorsi tematici e complementi d'arredo urbano ben armonizzati.
Le opportunità possono essere rappresentate dalla valorizzazione degli spazi aperti di valore ambientale, sfruttare le "emergenze" ambientali per rilanciare dei margini irrisolti attraverso progetti di riqualificazione. Si pensi ad esempio alla potenzialità del recupero degli argini delle aste fluviali che attraversano il Centro Storico.
Gli ambiti di valorizzazione costituiti dai tessuti, edifici e spazi aperti, che per i contesti in cui sono collocati e il valore posizionale devono attraverso progetti di completamente/o trasformazione uscire dallo stato di incoerenze e squilibrio morfologico/funzionali in cui si trovano.
Gli ambiti di valorizzazione costituiti da aree dismesse e insediamenti prevalentemente non residenziali, caratterizzati dalla decadenza dell'uso originario che necessitano di un rilancio attraverso la rifunzionalizzazione residenziale e non residenziale e attraverso l'insediamento di nuovi spazi pubblici.
- "La partecipazione come progetto di scelta e condivisione". L'informazione e la partecipazione devono diventare l'elemento qualificante del processo di pianificazione complessivo già avviato. La partecipazione non come atto finale per legittimare, anche democraticamente, le scelte, ma coinvolgimento in tutte le fasi di elaborazione e gestione della città. Non solo una raccolta di aspettative e desiderata ma il tentativo di costruire con i cittadini, le categorie economiche, le forze sociali e culturali un immaginario collettivo che si traduca in azioni concrete.
- "Smart city". Una parola d'ordine sempre più diffusa con cui si intende la possibilità di una migliore qualità della vita in spazi urbani che ci aiutino a realizzare i nostri progetti di vita e di lavoro, invece di ostacolarli con crescenti caotiche complessità. Smart city perché coinvolge temi importanti:
il ruolo delle amministrazioni per lo sviluppo economico e sociale, la costruzione del capitale sociale e relazionale, le tecnologie come fattori abilitanti, il nuovo compito dei cittadini e delle loro associazioni nell'età della sussidiarietà orizzontale. Una città smart è uno spazio urbano, ben diretto da una politica lungimirante, che affronta la sfida che la globalizzazione e la crisi economica pongono in termini di competitività e di sviluppo sostenibile con un'attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione e disponibilità della conoscenza, alla creatività, alla libertà e mobilità effettivamente fruibile, alla qualità dell'ambiente naturale e culturale.
Il documento prodotto detta, pertanto, le linee guida per costruire un futuro piano del Centro Storico, che dovrà necessariamente uscire dai canoni del classico, ma dovrà essere uno strumento moderno, flessibile e dinamico in grado di dare risposte concrete agli operatori locali. Uno strumento in grado di creare opportunità e rilanciare il Centro Storico di Vicenza, non solo attraverso la disciplina degli interventi sugli edifici.
Il documento del MASTERPLAN CENTRO STORICO VICENZA è stato licenziato dalla Giunta comunale con propria decisione n. 135 del 3 aprile 2013 e presentato al pubblico mercoledì 10 aprile 2013.
Allegati
- LOCANDINA SEMINARIO DEL 21 gennaio 2013: TIPOLOGIE EDILIZIE E TIPOLOGIE FUNZIONALI. REGOLE E PRATICHE
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 55 kB
- SEMINARIO DEL 21 gennaio 2013: IL PIANO PER IL CENTRO STORICO NEL PSC E NEL RUE DI RIMINI
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 3 MB
- SEMINARIO DEL 21 gennaio 2013: PRG DI ROMA
- Tipo: Archivio ZIP Dimensione: 16 MB
- SEMINARIO DEL 21 gennaio 2013: RI-USO E RIGENERAZIONE URBANA A BOLZANO
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 2 MB
- SEMINARIO DEL 21 gennaio 2013: TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE E BENI CULTURALI NELLA CITTA' INTELLIGENTE
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 10 MB
- MASTERPLAN DEL CENTRO STORICO
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 24 MB
- MASTERPLAN DEL CENTRO STORICO - TAVOLA 1
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 4 MB
- MASTERPLAN DEL CENTRO STORICO - TAVOLA 2
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 4 MB
- MASTERPLAN DEL CENTRO STORICO - TAVOLA 3
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 9 MB
- INU EDIZIONI - URBANISTICA 151/2013 - SUPPLEMENTO 01
- Tipo: Documento PDF Dimensione: 7 MB